SAIE Bari: si incontrano le Parti Sociali per delle riflessioni su un settore in evoluzione, incontro organizzato da CNCE e Formedil.

Questa mattina,  20 ottobre 2023,  a Bari nella Sala 8 del Centro congressi della Fiera del Levante nell’ambito del SAIE la tavola rotonda “Riflessioni su un settore in evoluzione”, incontro organizzato da CNCE – Commissione nazionale paritetica per le Casse edili e Formedil.  

Sul palco si sono avvicendati i rappresentanti delle parti sociali nazionali, tra loro Carlo Trestini, Vicepresidente ANCE, Alessandro Genovesi, Segretario generale Fillea CGIL, Enzo Pelle, Segretario generale Filca CISL, Vito Panzarella, Segretario generale Feneal UIL, Erasmo Antro, Confapi ANIEM, Giacomo Foralossi, Confcooperative lavoro e servizi, Stefano Crestini, Presidente ANAEPA.  

Secondo i dati emersi nel corso del SAIE Bari, il bilancio del settore a fine 2023 sarà ancora positivo, si stima infatti una crescita del +4%. Tuttavia, sul futuro della filiera ci sono alcune ombre: inflazione, aumento dei costi dell’energia, instabilità geopolitica e il taglio del Superbonus rendono complesso prevedere con certezza l’andamento nel corso del 2024. 

A margine dell’incontro odierno, sono intervenuti, la presidente del Formedil nazionale Elena Lovera. La numero uno dell’Ente ha spiegato: «Formazione e sicurezza. Una grandissima sfida per il settore edile. Un confronto importante in cui proviamo a dare una strategia anche durante il SAIE. È un momento in cui ci vengono offerti grandissimi spunti di tecnologia, noi spesso siamo tentati di pensare all’edilizia come al mattone. L’edilizia è continua formazione. Quindi un aumento e miglioramento delle competenze. E i ragazzi sul 4.0 possono dare un grandissimo contenuto personale. Sappiamo che sono una generazione nata con questo concetto interiorizzato. Tra i nostri impegni c’è anche quello di dare un’attenzione e uno studio alla governance di quello che sarà l’intelligenza artificiale».  

Poi Lovera ha aggiunto: «Focus importantissimo continua ad essere quello della sicurezza. Dobbiamo far capire a tutti che la sicurezza è un vantaggio per l’impresa, noi rappresentiamo le aziende che seguono un percorso di iniziative che portano a prevenire il rischio e formare quella cultura, coscienza e sicurezza che possano ridurre al minimo i fattori di rischio di un settore che sappiamo essere sotto gli occhi di questo grande problema».  

Dario Firsech, Presidente della CNCE a proposito del Saie ha spiegato: «Per noi è un’occasione molto importante per mettere in risalto il nostro sistema che è un sistema che ha visto in particolare quest’anno il festeggiamento di molte casse edili che hanno compiuto 60 anni di storia. Per noi è un momento di riflessione che deve basare le proprie radici sul passato ma deve essere anche un momento ed occasione per traguardare verso il futuro e pensare in chiave moderno ad un nuovo sistema». E sulle prospettive future ha aggiunto: «La sfida maggiore è quella di garantire regolarità nel nostro sistema. Perché siamo convinti che regolarità sia spesso sinonimo di sicurezza».  

Sul tema della sicurezza è intervenuto anche Francesco Sannino, vicepresidente di FORMEDIL: «Le nostre priorità sono differenti. Il nostro è un settore in espansione, ecco allora che il primo obiettivo oggi è quello di fornire ulteriore sostegno nel fare più formazione sia sul tema della sicurezza che della professionalità. Poi ci dobbiamo concentrare sulla sorveglianza tecnica del cantiere attraverso i nostri operatori che sul tema della sicurezza sono in grado di garantire consulenza alle imprese in maniera totalmente gratuita: è un lavoro importante che però da i suoi frutti».  

Del futuro del settore dopo la cancellazione del superbonus, ha parlato Cristina Raghitta vicepresidente della CNCE: «Il settore dell’edilizia ha avuto un ruolo importante a seguito delle numerose risorse stanziate per far fronte alla ripresa economica del post pandemia. I bonus hanno effettivamente dato l’immagine di un settore che è esploso. L'esaurirsi di questa misura sicuramente impatta sul nostro sistema bilaterale, le aspettative sono di vedere un settore che si livella su una condizione di maggiore normalità. Partiranno gli investimenti e le opere legate al Pnrr, ci aspettiamo che i bonus sia pur non nella misura con cui erano stati previsti prima siano confermati e stabilizzati. Non parliamo del 110% ma di bonus classici legati alla riqualificazione del patrimonio e che vadano ad impattare soprattutto nelle fasce più povere della popolazione per revitalizzare e valorizzare le nostre periferie. Abbiamo anche tutto un immenso patrimonio di edilizia pubblica che riteniamo abbia necessità di interventi immediati, quindi aiutare incentivare le ristrutturazioni ed efficientamento energetico di case destinate a persone meno abbienti» 






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