Da luglio una nuova normativa per i Near Zero Energy Buildings

A partire dal 31 dicembre 2018 gli edifici di nuova costruzione pubblici, e dal 31 dicembre 2020 quelli privati, dovranno rispettare nuovi parametri di consumo di energia, andando a configurarsi come Near Zero Energy Buildings. E’ quanto stabilisce un decreto, che entrerà in vigore il 1 luglio 2015, a cui la Conferenza Unificata ha da pochi giorni dato il via libera.

Il Decreto definisce con più chiarezza il concetto di “nuova edificazione” e introduce quello di “edificio di riferimento”, come “edificio identico a quello di progetto o reale in termini di geometria (sagoma, volumi, superficie calpestabile, superfici degli elementi costruttivi e dei componenti), orientamento, ubicazione territoriale, destinazione d’uso e situazione al contorno e avente caratteristiche termiche e parametri energetici predeterminati”. Inoltre, in termini di ristrutturazione, si definisce una differenza tra Ristrutturazione importante e Riqualificazione energetica. La prima interessa una superficie superiore al 25%  di quella disperdente lorda dell’edificio e gli elementi costituenti l’involucro edilizio, la seconda riguarda interventi di portata minore al 25% della superficie disperdente lorda con un impatto sulla prestazione energetica dell’edificio.

Il Decreto stabilisce infine cosa si intende per NZEB, ovvero un edificio che rispetti i requisiti ad un anno dall’applicazione della normativa e che abbia una copertura energetica da fonti rinnovabili pari al 50%, in osservanza del DL 28/11. Nel complesso, il Decreto prevede un abbassamento mediamente del 15%, rispetto alla normativa vigente, per i valori dei dati di input e dei parametri di trasmittanza termica ed efficienza media dei sottosistemi di utilizzazione e generazione di energia, da utilizzare nell’edificio di riferimento.

 

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