Protocollo AIF - FORMEDIL: sicurezza sul lavoro, una strada da percorrere insieme
Ed è questa esperienza che è stata al centro del Seminario Nazionale delle Scuole Edili dedicato al Protocollo di collaborazione Aif-Formedil, che si è svolto oggi a Roma presso la sede di Ance nazionale, in occasione del quale è stato presentato il lavoro del Gruppo tecnico sulla definizione dei percorsi formativi e dei relativi materiali didattici.
“Oggi più che mai -sottolinea Massimo Calzoni, Presidente Fomedil- è fondamentale rinnovare l’importanza che noi, come Formedil, attribuiamo a questa collaborazione con Aif, per dare risposte concrete ad esigenze importanti come quelle di aumentare la sicurezza dei lavoratori e la loro professionalità in un settore complesso ed altamente specialistico. Le soluzioni adottate e l’elaborazione di un materiale didattico coerente con l’evoluzione normativa e del mercato costituiscono un ausilio prezioso e unanimemente riconosciuto dalle imprese e dalle stesse istituzioni preposte alla sicurezza nei cantieri”.
Pienamente d’accordo Antonio Arienti, neo presidente Aif, che ribadisce come l’Associazione non solo riconosca i risultati degni di attenzione frutto della collaborazione pluriennale con l’ente formativo, ma assicura che “Aif porterà avanti puntuali azioni nell’ottica del protocollo. Siamo convinti che le nostre imprese, impegnate in tutto il mondo, possono trarre, da questa attività di formazione sulla base del comune protocollo, benefici concreti sul piano di una crescita professionale e della sicurezza, aumentando le garanzie e l'efficienza nei nostri cantieri”.
Come ricorda Rossella Martino del Formedil Nazionale, il Protocollo si innesta all’interno di tre percorsi portati avanti negli anni parallelamente dal Formedil non solo con AIF ma anche con IATT e ANIPA, con il quale “si intende far emergere aree comuni di competenza nell’ottica di un’auspicabile omogeneità futura tra i vari patentini. Auspicio peraltro conforme ad una chiara volontà, che, a livello europeo, intende semplificare la possibilità per le imprese di lavorare all’estero”.
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